Pesca

Lega Pesca Campania

  • Responsabile: Alberico Simioli
  • Coordinamento: Alberico Simioli, Cristoforo Costagliola, Maria Grazia Gargiulo, Pasquale Manganaro, Lino Vitiello, Gennaro Vetrano, Pasquale Taliercio, Rabesco Giovanni

 

Panoramica sul settore

“La Lega Pesca promuove, rappresenta, assiste, tutela e coordina gli enti associati per favorirne lo sviluppo in moderne ed efficienti imprese…”, così cita testualmente l’art. 2 dello statuto della Lega Pesca Nazionale, ed è questa la principale finalità dell’associazione, soprattutto in un’era di cambiamenti e di complesse trasformazioni quale è quella attuale.

 

Consapevole dell’importanza e della priorità di tale missione, la Lega Pesca Campania, negli ultimi anni, è andata progressivamente organizzando la sua struttura, in modo da rappresentare sul territorio una realtà sempre più visibile ed attenta alle esigenze delle imprese del settore. Dal 1996 ad oggi, il numero delle cooperative associate a Lega Pesca in Campania è cresciuto sensibilmente, a seguito di una capillare azione divulgativa, mirata sia alla promozione di nuova cooperazione, sia alla riorganizzazione ed al consolidamento di realtà operative già esistenti.

 

La Lega Pesca si è impegnata nel dar voce alle istanze dei pescatori, rappresentandoli sindacalmente e politicamente, richiedendo in loro favore non interventi di pura assistenza, ma iniziative volte a far recepire una nuova visione dello sviluppo della pesca per promuovere l’imprenditorialità del settore. In particolare, negli ultimi anni, ha sostenuto interessanti iniziative di riconversione ed integrazione delle attività di pesca, sostenendo la realizzazione di impianti di Acquacoltura (Salerno) e Mitilicoltura (Area Flegrea) in diverse località del litorale campano, nonché ha cercato di incoraggiare la nascita di nuove iniziative di Pescaturismo ed Ittiturismo, E’ sicuramente in tale direzione che bisogna continuare ad operare, cercando di migliorare e potenziare la nostra rete regionale di servizi, dotandoci di strutture e mezzi che ci consentono di ampliare e migliorare la gamma di servizi offerti, soprattutto sul piano della progettazione.

 

Ciò detto non bisogna dimenticare che negli ultimi anni il settore ha dovuto affrontare problemi delicati e complessi, come, ad esempio, l’esplodere del caro gasolio, che ha visto in Campania l’organizzazione del Consiglio Nazionale della Lega Pesca (giugno 2000) e di due mobilitazioni rispettivamente al Porto del Granatello di Portici ed a Salerno; il dilagare della paura del cibo e l’allarme diossina, che hanno portato alla ribalta i temi della sicurezza alimentare, fino all’attuale regolamentazione sull’etichettatura, l’adeguamento alle normative sulla sicurezza sul lavoro in ottemperanza ai DD.LL.71 e 298 del 1999, la più recente battaglia contro la riforma della Politica Comunitaria della Pesca contenuta nel Libro Verde.

 

A livello regionale, inoltre, siamo stati investiti di nuove responsabilità, la modifica del Titolo V della Costituzione e l’attuarsi del decentramento ha imposto un cambiamento organizzativo, gestionale, programmatico e politico; sul fronte della programmazione nazionale alle Regioni sono state convogliate circa in terzo delle disponibilità complessive del VI Piano triennale, mentre sul fronte comunitario ad esse è confluito circa l’80% delle risorse dello SFOP.

 

Il nuovo scenario assicura ad un settore complesso quale quello della pesca, delle grandi opportunità: adozione di politiche più aderenti alle esigenze ed alle specificità territoriali, rilancio e modernizzazione del sistema produttivo per superare tutte quelle debolezze strutturali ed organizzative che caratterizzano le cooperative di pesca ed in genere gran parte delle imprese che operano nella filiera. Lo spostamento del baricentro sul territorio crea ed impone nuovi rapporti istituzionali, nuovi meccanismi di governo e di partecipazione; in tale scenario il nostro impegno mira a rafforzare il ruolo di proposta e di rappresentanza dell’ associazione Lega Pesca

 

E’ da giudicare senz’altro positivo il rapporto sinora instaurato con il Settore Pesca della Regione Campania che, iniziato a partire dalla programmazione dei fondi comunitari relativi allo Sfop, ci vede oggi impegnati nel tentare di implementare un sistema regionale di governo della filiera ittica, ad es. favorendo la nascita dei distretti di pesca.

 

In tale ottica un impegno prioritario deve essere da parte della Regione il potenziamento del “Settore Pesca” nonché il rafforzamento del ruolo di coinvolgimento e di partecipazione degli attori associativi ed economici , ad es. attraverso l’istituzione di un “Tavolo Azzurro”, tavolo di discussione e di proposta per i temi più rilevanti dell’economia ittica regionale, nella convinzione che le Associazioni di categoria possano svolgere un ruolo prioritario. quali strutture di rappresentanza idonee a sostenere le amministrazioni nelle politiche di promozione e di divulgazione ed assistenza allo sviluppo del settore.

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