La cooperazione che guarda al futuro. La speranza oltre la crisi

L’annuale Assemblea dei Delegati di Legacoop Campania, si è svolta nel contesto del protrarsi della crisi economica che, naturalmente, suscita forti domande ed attese. Un quadro di grande complessità, in cui la cooperazione si conferma come uno strumento di difesa di interessi primari: lavoro, casa e tutela del potere d’acquisto.

 

platea assemblea delegati legacoop campania 15.05.14

 

Il Presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni, che ha ospitato l’evento, ha riconosciuto i valori fondanti della cooperazione ed il contributo economico che Legacoop Campania, con i suoi diversi settori di attività, da alla regione. “Ripartire anche e soprattutto dalla mutualità – dice – dai valori fondanti della partecipazione democratica che esprime la cooperazione, diventa una strada da percorrere senza incertezze”. “L’impegno cooperativo – prosegue Maddaloni – è sotto gli occhi di tutti. Nelle città, tra i quartieri e tra la gente che lavora e produce. Ma, soprattutto, nelle trame del nostro tessuto economico regionale”. Tanti i temi al centro del dibattito, sottolineati nella relazione introduttiva: dal valore della cooperazione e dell’unità cooperativa, all’importanza dell’impresa come patrimonio da difendere e sostenere; dalle politiche della Regione Campania, con luci ed ombre, alle proposte di Legacoop sui fondi europei, politiche sociali, ambientali, culturali e del lavoro. “Siamo convinti – ha detto Mario Catalano, Presidente Legacoop Campania – che dalla crisi possa nascere la realtà nuova. Veniamo da un’economia fondata sull’individualismo, che ha mostrato tutti i suoi limiti, e le nostre comunità stanno pagando costi altissimi. Adesso è necessaria un’economia sociale, solidale ed etica”. “La cooperazione – ha proseguito Catalano – è uno strumento di libertà e di emancipazione della persona e rappresenta la risposta più convincente ad una crisi che non è solo economica ma, pure, drammaticamente sociale”. In particolare, per ciò che concerne la Regione Campania, Catalano ha sottolineato il forte ritardo sull’attuazione della legge sulla cooperazione, approvata a fine 2012, “nel cui dispositivo è previsto che qualsiasi misura di sostegno alla cooperazione dovrà passare al vaglio della Consulta prevista dalla stessa, ma a quasi un anno e mezzo di distanza la Regione non ha provveduto alla nomina dei componenti ». Una situazione paradossale, per cui annullati i benefici della vecchia legge abrogata, non si possono richiedere i benefici della nuova, poichè manca l’organismo di valutazione delle istanze. «Si tratta di una situazione gravissima – ha detto, con fermezza, Catalano – che vede una vera e propria omissione di atti dovuti, oltre che una sottovalutazione del mondo della Cooperazione ». Due vicende, quella di Edil Atellana e quella della Cooperazione di Consumo, chiuse positivamente, hanno segnato il 2014 e sono emblematiche del modo con il quale, secondo Catalano, va affrontato il tema della solidarietà tra territori forti e Leghe meridionali. « Legacoop Campania – ha affermato Catalano – ha dimostrato che è in grado di dare rappresentanza a tutte le Cooperative, anche a quelle nazionali presenti nella regione e proprio la presenza di queste grandi Cooperative potrà essere l’occasione, attraverso alleanze e collaborazioni, per favorire la crescita di cooperative locali, spesso sottodimensionate e poco capitalizzate, ma ricche di ottime professionalità ». Sulla questione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI), Catalano ha detto: «Alla deriva ed alla frammentazione della rappresentanza la Cooperazione ha voluto dare la sua risposta con l’ACI, che sarà l’associazione unitaria di rappresentanza del mondo cooperativo. Ancora una volta i cooperatori decidono di unirsi ed andare in controtendenza. Non lo facciamo solo per contare di più. Lo facciamo perché la capacità di unire persone e sensibilità diverse è nel nostro Dna. Perché abbiamo visto che la visione cattolica, il solidarismo laico e la cultura del movimento operaio possono trovare sintesi e rappresentanza comune nei valori di solidarietà e di collaborazione tra le persone. Non vogliamo più rinchiuderci nel nostro orticello, ma vogliamo dare una casa grande ed ospitale a tutti i cooperatori italiani”. Legacoop Campania ha voluto dedicare un momento speciale a Culturability, il bando lanciato lo scorso anno dalla Fondazione Unipolis, con la presentazione della neo costituita Cooperativa BeeSide, start up under 35, tra le 15 vincitrici, con gli interventi di Walter Dondi, Direttore Fondazione Unipolis e Valerio D’Ambrosio e Marco Serafini, Soci Fondatori Cooperativa BeeSide. I due giovani neo cooperatori hanno presentato il loro progetto ed hanno spiegato che sono parte di quella generazione i cui disoccupati hanno superato il 40%. “La maggior parte delle persone con cui siamo cresciuti – hanno detto – sono fuori dall’Italia e la nostra rete sociale si è disgregata. Il mondo cooperativo può aiutarci perché ha potenzialità per ricomporre questi legami ed ampliarli oltre il nostro raggio”. Con questo bando, che in Campania ha avuto una adesione straordinaria, si è dimostrato come, a partire da nuove e qualificate professionalità, con un investimento neppure troppo elevato, si possa riuscire a creare nuovi posti di lavoro, dando respiro alla legittima e sacrosanta aspirazione dei nostri giovani di poter rimanere sul territorio. Severino Nappi, Assessore al Lavoro della Regione Campania, ha portato un saluto e la proposta di un vero e proprio programma di lavoro e di collaborazione, visti i precedenti positivi che hanno portato alla positiva risoluzione della vertenza Unicoop Tirreno, rispetto alla quale un ruolo importante ha avuto anche Legacoop Campania. Nappi ritiene, infatti, opportuno nelle prossime settimane affrontare assieme a quest’ultima il tema attualissimo del come riscrivere le relazioni sindacali. L’Assessore ha riconosciuto il valore della cooperazione, la capacità del movimento cooperativo di fare rete e di rispondere alla crisi. “Con la sua capacità di resistenza – ha detto Nappi – la cooperazione sta dando un contributo determinante al sostegno del sistema economico regionale”. Antonio Marciano, Consigliere di opposizione della Regione Campania, sui ritardi sulla nomina della Consulta per l’attivazione della legge regionale sulla cooperazione, approvata a fine 2012, ha detto “la politica non ci sta con i tempi, dopo un anno e mezzo”; e ha continuato: “così anche la legge sulla cooperazione arrivata dopo 25 anni rischia di diventare uno schiaffo in faccia alla cooperazione”. Il Consigliere Marciano ha preso l’impegno di spingere per una rapida risoluzione del problema. Marco Lami, Presidente Unicoop Tirreno, ha sottolineato come “grazie alla collaborazione con Coop Adriatica e Coop Estense il marchio COOP resta in Campania. Non tutti i problemi sono risolti ma, grazie all’azione congiunta della cooperazione, a partire dall’Associazione regionale, e all’impegno dei lavoratori e alla disponibilità dell’Assessorato al Lavoro della Regione Campania si è aperta una seconda fase dello sviluppo del Consumo in Campania”. Vittorio Di Vuolo, Vice Presidente Legacoop Campania, si è soffermato su due questioni in particolare. “Se dobbiamo declinare la speranza oltre la crisi – ha detto – possiamo farlo a partire dalle buone prassi cooperative, a partire dall’Agroalimentare che continua ad affermarsi con ottime performance sui mercati nazionale ed internazionale; con il Consumo, che resta in Campania; con i Dettaglianti, che rafforzano la presenza nella nostra regione; con la Cooperazione Sociale che, nonostante i ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione, continua a rappresentare un punto di riferimento a salvaguardia delle nostre comunità; con Produzione e Lavoro e Servizi che operano quotidianamente a difesa del lavoro dei propri soci; con la Cooperazione Culturale che tanto lustro ci da e la Cooperazione Medica, con i suoi progetti innovativi che coniugano buona sanità e risparmio a vantaggio dell’utenza”. Per ciò che concerne il rapporto con Regione, ha affermato: “Occorre concentrare le risorse verso il lavoro, ipotizzando la costituzione di un fondo rotativo per la partecipazione al capitale sociale e all’investimento cooperativo. La Regione deve prevedere, inoltre, specifiche attività di aiuto all’impresa per le aree interne (ad es. le zone franche urbane), per lo sviluppo delle imprese di comunità e per i giovani”. I lavori sono stati conclusi dal Vice Presidente Vicario, Giorgio Bertinelli, che ha sottolineato come la fase di vacanza della Presidenza nazionale si sia conclusa con l’elezione del nuovo Presidente, Mauro Lusetti, e come questo debba determinare un’accelerazione rispetto a tutto il lavoro che attende l’Associazione, a partire dall’ACI. Ha moderato i lavori Massimo Pelosi, Vice Presidente Legacoop Campania.

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