Coordinamento dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Campania. Gian Luigi De Gregorio eletto Presidente

Anche in Campania è ufficiale la costituzione del Coordinamento dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. In un clima di festa Agci, Cofcooperative e Legacoop hanno formalizzato un percorso che, pur nelle differenze, si era già avviato da tempo. “Naturalmente – dice Maria Patrizia Stasi, Presidente Confcooperative Campania, che ha coordinato i lavori – il cammino è solo all’inizio ma, nell’interesse delle cooperative associate, si dovrà lavorare ad una maggiore e rapida integrazione tra le nostre cooperative, in ogni settore”.

(nella foto, da sinistra: Ottolini, Stasi, Lusetti, Altieri, De Gregorio, Catalano)

foto di gruppo aci campania 24.07.14 fatta

“Mentre tutto si sfalda, la cooperazione insegna che insieme si può. Si può migliorare la società in cui viviamo, si può incentivare la possibilità dell’occupazione, si può fare bene mettendo al centro i valori della solidarietà e della coesione sociale. Non sono d’accordo con chi dice che avremmo dovuto costituire prima l’Alleanza delle Cooperative Italiane della Campania. È questo il tempo giusto, i cooperatori sono pronti adesso, consapevoli e protagonisti di questo processo. Ogni territorio, ogni Associazione apporta al Coordinamento – punto di partenza e non di arrivo – un valore aggiunto. È una grande festa. La cooperazione campana si fortifica e si assume la responsabilità del bene comune”. Maurizio Maddaloni, Presidente Camera di Commercio di Napoli, ha aperto i lavori dell’Assemblea. “Questa alleanza tra le tre Centrali cooperative – dichiara – sarà un moltiplicatore necessario per tutte le occasioni di crescita e di sviluppo duraturo del nostro tessuto economico e sociale”. “La vostra energia – conclude, rivolto ai tre Presidenti regionali – il vostro apporto di idee, ma anche e soprattutto di professionalità e di valori sono un patrimonio irrinunciabile per rimettere in moto l’economia e intercettare tutti i segnali di cambiamento”. Mario Catalano, Presidente Legacoop Campania, nella relazione introduttiva, sottolinea come “questo processo di integrazione ci aiuterà a raggiungere risultati sempre più ambiziosi. Unità, solidarietà, sviluppo sono le parole chiave che abbiamo scelto, ma alla base delle quali sta la generosità dei nostri cooperatori”.

catalano aci campania 24.07.14

“L’impresa cooperativa – dice – ha dimostrato, specie nel corso di questa crisi economica, di essere ancora uno strumento di emancipazione e di dignità sociale insuperato: il fare insieme, il fare insieme impresa è la risposta più immediata e credibile ai bisogni delle nostre comunità.” E all’indirizzo della Regione Campania: “A questo proposito – dice – occorre sostenere gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese con misure semplici, sul modello della vecchia legge ‘Sabatini’, per l’abbattimento degli interessi passivi sui finanziamenti per l’acquisto di beni produttivi”. Non mancano, però, osservazioni critiche e richieste al governo della Regione Campania, rappresentata per l’occasione dal Presidente del Consiglio, Pietro Foglia. Dal dialogo sulla programmazione 2014-2020, “tenendo conto dello stato delle finanze regionali e dei vincoli che derivano dal Patto di Stabilità, evitando rallentamenti nella spesa per mancanza di fondi destinati al cofinanziamento”, all’attenzione al welfare e alla cura delle fasce deboli della popolazione, “a cui il bilancio regionale dedica sempre meno risorse. Sono questioni che meritano assoluta precedenza, anche perché, dare risposta a questi temi significa togliere terreno al sistema illegale di protezione sociale garantito dalla camorra”; dall’apertura di un confronto sulla programmazione degli eventi ed anche sulle modalità di utilizzo dei fondi per la promozione dell’agroalimentare campano, “temi sui quali la Giunta regionale non ha aperto ancora alcun confronto”, alla valorizzazione delle ricchezze naturali, paesaggistiche, monumentali e storiche presenti nel territorio, “una scelta strategica, che sappia muoversi sulla complessità presente sul territorio, assicurando ai progetti il tempo e le risorse necessarie per nascere ed affermarsi”; per concludere con l’edilizia sociale che si è vista decurtare i finanziamenti da 30 milioni di euro a 3,5. “Il comma 153 – dice Catalano – della legge finanziaria 2013 prevede che nessun programma di nuova costruzione possa essere finanziato dai fondi regionali. Questo provvedimento deve essere assolutamente cambiato, perché Comuni importanti come Salerno e Benevento hanno aree disponibili per la costruzione di alloggi sociali che vanno finanziati dalla Regione. Inoltre, lo stesso provvedimento impedisce la possibilità di erogare finanziamenti già stanziati, mettendo in difficoltà cooperative e imprese che hanno già investito capitali propri in questi programmi”. Infine, sulla legislazione regionale, pur riconoscendo l’impegno della Regione sulla legge sulla cooperazione, invita a velocizzare l’iter di approvazione della legge sulla cooperazione sociale, così come sulla pesca e il cinema indipendente e chiede di tenere conto delle esigenze di modernizzazione e di liberalizzazione del settore distributivo che il testo unico non prende in considerazione. Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: “Di fronte alla situazione di crisi economica che ci ritroviamo a vivere, non dobbiamo e non possiamo stare fermi. Bisogna riunificare i territori e la città metropolitana rappresenta una grande opportunità per farlo; mettiamoci insieme e saremo rispettati”. Prendendo poi spunto dalla relazione introduttiva, aggiunge: “Generosità, solidarietà e cooperazione sono le tre parole chiave per lavorare bene, ma ad esse voglio aggiungerne un’altra: passione, senza la quale avremo ogni giorno mille ragioni per mollare”. Buone notizie, chiarimenti e apprezzamento da parte di Pietro Foglia, Presidente Consiglio Regione Campania: “La cooperazione – dichiara – gode dell’attenzione della Regione Campania. Lo sviluppo dell’economia locale passa dalla cooperazione, capace di aggregare energie ed eccellenze. Oggi con la costituzione del Coordinamento unico campano tra le tre Centrali Cooperative questa capacità cresce. Le istituzioni hanno ancora di più il dovere di ascoltare e di dare risposte. Per quanto ci riguarda, la legge per la cooperazione sociale arriverà in aula per la deliberazione finale da parte del Consiglio regionale non oltre settembre. La legge sulla pesca è all’esame della Commissione Bilancio e subito dopo il parere, sarà pronta per l’approvazione. Ed anche la legge quadro per la cooperazione LR 37/2012 sta per trovare la sua piena attuazione con l’avvenuta nomina della Consulta che è stato il mio primo adempimento dopo la nomina a presidente del Consiglio Regionale”. Raffaele Topo, Capogruppo PD al Consiglio regionale, ha espresso apprezzamento per “l’operazione di semplificazione portata avanti dalla cooperazione che, nel sistema economico campano, si vedrà assegnare un compito decisivo per lo sviluppo più che nel passato”. Topo fa una riflessione sulla necessità di sburocratizzare la macchina amministrativa e chiede se esiste davvero un tavolo che ha tutti gli elementi per valutare con concretezza e obiettività le politiche regionali. Rosario Altieri, Presidente Agci, sollecita le istituzioni a prendere provvedimenti necessari allo sviluppo dell’economia locale ed in particolare pone l’attenzione sul ritardo, ultra ventennale, nell’approvazione della legge regionale sulla cooperazione sociale. A commento dell’intervento del Sindaco di Napoli, De Magistris, pone ancora in evidenza lo stato di degrado della città specificando che non è solo un problema di risorse economiche, ma anche di impiego oculato delle risorse umane a disposizione. A conclusione dell’intervento, Altieri ricorda la compianta Vanda Spoto, Presidente Legacoop Campania e Vice Presidente Legacoop, come promotrice del progetto di unitarietà delle tre Centrali cooperative, un tributo ad “una donna che è un pezzo di storia del movimento cooperativo”, come dice Lusetti, e che è stato fatto da tutti i cooperatori intervenuti e dal Presidente Maddaloni. Maurizio Ottolini, Vice Presidente Confcooperative: “L’Alleanza è stata una scelta lungimirante, in controtendenza, di rottura, anche. Oggi affermiamo con serenità che è una necessità. Anche la rappresentanza deve essere capace di riformarsi. In Italia esistono 45 sigle che rappresentano il mondo delle imprese e dell’economia. Agci, Confcooperative e Legacoop hanno scelto di semplificare. Questa scelta è la risposta immediata e generosa al bisogno delle cooperative di essere rappresentate bene e allo stesso modo, in ogni parte del Paese. Le cooperative – non dimentichiamolo – sono le titolari delle nostre Organizzazioni e vanno servite nel miglior modo è possibile. In quest’ottica, i retaggi, i colori storici sfumano. Il tutto per sostenere la cooperazione e la sua forza in termini di valori e di servizi. Stando insieme spingiamo le imprese, i grandi produttori a dialogare, a portare avanti progetti condivisi, al di là dell’Associazione di provenienza, al Nord come al Sud.”.

gian luigi de gregorio presidente aci campania

Dopo gli adempimenti statutari é stato eletto per acclamazione Presidente del Coordinamento ACI Campania, Gian Luigi De Gregorio, attuale Presidente Agci Campania, che nel ringraziare, visibilmente emozionato, dice: “Gli obiettivi del Coordinamento dell’Alleanza in Campania sono: irrobustire la rappresentanza associativa, archiviando logiche di frammentazione; qualificare ulteriormente la cooperazione, per renderla un interlocutore istituzionale sempre più affidabile; favorire la crescita delle cooperative campane e incrementare la promozione della cultura cooperativa”. “Vogliamo dare alle nostre associate – continua – la possibilità di essere protagoniste di una proposta innovativa, che oltre a consolidare i servizi in atto, punti ad attivare processi e percorsi di innovazione (ambiente, agricoltura, housing sociale, energie rinnovabili, cultura e turismo) che diano alle stesse la possibilità di affermarsi su mercati emergenti e non del tutto esplorati”. “Riflettere unitariamente – conclude – interloquire con le istituzioni locali con una sola voce, elaborare e realizzare progetti insieme nei diversi settori é una consuetudine. La giornata odierna deve essere considerata quella in cui tagliamo un traguardo importante e raggiungiamo un obiettivo che non dovevamo e non potevamo mancare”.

lusetti aci campania 24.07.14

“Stiamo costruendo la casa comune della cooperazione, abbiamo bisogno della generosità e dei talenti di tutti i cooperatori”, così nelle conclusioni il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Mauro Lusetti, che quasi preferisce dire Alleanza dei Cooperatori, a sottolineare l’importanza del lavoro, del sacrificio e della creatività dei soci. “La dimensione unitaria – dichiara – fa parte della prospettiva strategica della cooperazione”. “Il paradigna – prosegue Lusetti – passato uguale conservazione, presente uguale trasformazione, futuro uguale benessere appartiene ad un mondo che non esiste più. Ora è il momento di delineare i tratti di una società diversa e la cooperazione è in grado di dare il suo contributo.” “Come cooperazione siamo stati resilienti, ma questo trend si va esaurendo ed è necessario un cambiamento di rotta”. “Come Alleanza – dice – dovremo riprendere in mano vecchie bandiere come la lotta alle corporazioni, che impediscono a generazioni di giovani talenti di mettersi insieme per fare impresa, legate come sono a leggi inattuali. Occorre liberare il mercato condizionato da piccoli gruppi di professionisti, ma la politica deve fare la sua parte”. “Il 2014 sarà come il 2013 – aggiunge, infine – e non si prevedono eventi trainanti e risolutivi della crisi in corso. La cooperazione, soprattutto quella meridionale, ha capacità di concepire una nuova progettualità per ciò che concerne l’ambiente, la cultura e il turismo, ma può avere un ruolo espansivo anche nei settori tradizionali, facendo innovazione, come in quello caldo dell’edilizia dove può sperimentarsi nella messa in sicurezza del territorio”. “Con l’Alleanza stiamo realizzando – conclude – un progetto che ha dimensioni storiche e vale la pena tutto questo intenso lavoro. Occorre misurarsi nelle differenze, per avere contezza di come superarle, senza rinnegare il passato, avendo come base di ogni azione cooperativa l’onesta e la legalità”.

 

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