Cooperative Dedalus ed E.V.A.. Casa Fiorinda non chiude, ma non basta !

Donne maltrattate, ricattate, abusate da un uomo che dice sempre di amarle ; donne che trovano la forza di reagire, di cercare una via d’uscita dall’incubo di quotidiana violenza di cui sono vittime ma che, troppo spesso, non trovano un’adeguata risposta, punti di appoggio, un rifugio materiale da cui ripartire per ricostruire un’esistenza per sé e per i propri figli.

fiorinda

Napoli, da questo punto di vista, è una città emblematica : qualche punto di ascolto, molto volontariato e una sola, un’unica struttura che accoglie le donne vittime di violenza con i propri figli, Casa Fiorinda, gestita dalle Cooperative Dedalus ed E.V.A., dove le donne possono intraprendere un cammino verso l’autonomia. ‘Il Consiglio d’Europa – dice Tania Castellaccio, Coordinatrice del progetto – raccomanda un posto letto ogni 10mila abitanti, a Napoli ci sono oltre un milione di residenti’. Fino a qualche giorno fa il futuro di questo essenziale e prezioso servizio, fra l’altro ospitato in un bene confiscato alla criminalità organizzata, era fortemente in forse : l’icubo della chiusura il 31 ottobre, poi la proroga concessa dal Comune. Proroga che però non risolve la precarietà e l’incertezza del futuro, fino a quando non sarà pubblicato il bando che dovrà garantire la continuità del servizio. ‘Casa Fiorinda – prosegue Castellaccio – da marzo 2011, ha accolto e protetto 80 donne e 25 minori. Nell’ultimo anno, altre 162 donne, grazie al numero d’emergenza 1522, hanno chiesto ascolto e consulenza’. ‘Si tratta di una soluzione temporanea – aggiunge la Coordinatrice di Casa Fiorinda – con un impegno di 40mila euro si riesce ad evitare la chiusura della struttura, ma non si riuscirà a coprire il servizio 24 ore su 24’. ‘Occorre uscire – conclude Castellaccio – al più presto dalla logica del progetto periodico per favorire, finalmente, servizi stabili : la violenza sulle donne è una dimensione culturale e non un fenomeno emergenziale e vogliamo ricordarlo anche al governo che, per il futuro, dovrà evitare azioni come il decreto sul femminicidio dello scorso anno’. Il bilancio del lavoro svolto, uno spot ed un documentario Non solo una casa, sono stati presentati nel corso di un seminario promosso dal Comune di Napoli.

 

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