Gesco. Ripristinare il Fondo Sociale nazionale per le Politiche Sociali: al via la petizione.

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Chiediamo al Governo il ripristino del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali in una misura che garantisca livelli adeguati e dignitosi di assistenza alle persone più fragili‘. Una richiesta diretta e inequivocabile quella che apre il documento per la raccolta di firme lanciata dal Consorzio Gesco e che, una volta ultimata, sarà consegnata al governo nazionale, al ministro del Consiglio, Matteo Renzi ed al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. ‘Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali – prosegue il documento – era la principale fonte di finanziamento del welfare in Italia, destinata alle Regioni e agli enti locali per lo sviluppo della rete integrata di interventi e servizi sociali, come previsto dalla Legge 328/2000. Istituito per trasferire risorse dedicate agli enti locali e garantire l’offerta di servizi sociali e socio-assistenziali, il Fondo ha subito continui tagli, emblematici anche del progressivo ridimensionamento dell’impegno pubblico sul welfare. Le risorse assegnate al Fondo sono passate da 1,6 miliardi di euro nel 2007 a 435,3 milioni nel 2010, per poi scendere a soli 43,7 milioni nel 2012 e infine recuperare in parte negli ultimi due anni fino ai circa 300 milioni di euro attuali. Finanziamenti del tutto insufficienti in un Paese dove i continui tagli trasferimenti agli enti locali hanno determinato un peggioramento delle condizioni dei servizi socio-educativi e socio-assistenziali e un allargamento del divario tra risorse e bisogni, soprattutto nel Mezzogiorno dove si registrano le quote più basse di spesa sociale pro capite: il Sud infatti presenta una spesa media pro-capite che ammonta a meno di un terzo di quella del Nord-Est: circa 50 euro rispetto a circa 160 euro. A un aumento della domanda sociale non sono corrisposti adeguati finanziamenti alla rete dei servizi e le politiche sociali, fondamentali per migliorare la qualità della vita e tutelare quel diritto alla salute e alla parità di trattamento di tutti i cittadini che è stabilita dalla nostra Costituzione. Il welfare è una leva straordinaria per costruire benessere, emancipazione e sviluppo ma negli anni scorsi è stato commesso il grave errore di tagliare i fondi alla spesa sociale, mettendo a repentaglio i servizi per centinaia migliaia di cittadini e il lavoro di migliaia di operatori: servizi e lavoro senza i quali sarebbe stato impossibile avere uno stato sociale in Italia. Oggi a causa della progressiva contrazione della spesa sociale da parte dello Stato, gli enti locali non riescono a garantire un adeguato sistema di welfare per persone anziane, disabili, senza dimora, bambini e ragazzi disagiati, famiglie e donne in difficoltà, immigrati, persone con problemi di dipendenze. È per questo che chiediamo il ripristino del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali con la previsione di almeno un miliardo di euro e di individuare come criterio di finanziamento stabile per le politiche sociali la quota capitaria, definendo i livelli essenziali di assistenza sociale così come previsti dalla Costituzione e dalla legge 328 ‘.

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