Coop. En Kai Pan. La donna nella cooperazione dal ‘500 ad oggi

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Iniziativa organizzata dalla Cooperativa En Kai Pan in collaborazione con CulTurMedia, Legacoop Campania, Coopfond e Commissione Pari Opportunità Legacoop, nell’ambito del Festival ‘I viaggi di Capitan Matamoros’, realizzato con il sostegno di Coopfond.

Un incontro per discutere del ruolo della donna nella cooperazione e, in particolare, nell’impresa culturale, analizzando anche le figure storiche di donne che, dal 1545 anno di nascita della prima fraternal compagnia trovano nell’arte completa emancipazione: non solo lavorano e guadagnano, ma leggono e scrivono, trattando alla pari con letterati, artisti e potenti. Sono molte le attrici che riescono, attraverso il sistema della compagnia, a capitalizzare, trasformando la gloria artistica in guadagni economici e, addirittura, a conquistare titoli nobiliari per meriti artistici. Fraternal compagnie che sono state delle cooperative ante litteram perché esisteva il mutuo soccorso per i fraternal compagni che si ammalavano, era prevista una divisione degli utili realizzati e dove addirittura la famiglia era perfettamente integrata nella vita sociale ed artistica e tutte le attività si gestivano con una organizzazione comunitaria ed inclusiva, persino oltre quella che oggi si definisce la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

 

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“Un modello di organizzazione di grande modernità – ha detto Mario Catalano, presidente Legacoop Campania – davvero un’anticipazione del modello cooperativo. Questo a conferma del ruolo fondamentale delle donne nel fare innovazione e della cultura come agente di cambiamento.”

“Le donne nella cultura – ha detto Roberto Calari, presidente CulTurMedia – hanno avuto da sempre un ruolo dirompente: hanno rotto schemi, vincoli, hanno rischiato e sperimentato, vedi appunto nel teatro. Ma la cultura, in tutte le sue espressioni, ha un ruolo centrale e insostituibile nel cambiamento e nella crescita sociale ed anche economica delle comunità.”

Pensiero condiviso da tutti i relatori ma che ha sintetizzato Dora Iacobelli, nella doppia veste di direttrice di Coopfond e vice presidente Legacoop con delega alle Pari Opportunità, che ha detto: “La cultura, questo settore, è fondamentale perché non ci sono strumenti che pagano quanto la crescita culturale di uomini e donne, per portarci oltre le pari opportunità alla effettiva parità”.

Partire dalla cultura, dunque, per valorizzare i territori, per promuovere e costruire i fondamenti di una economia democratica, partecipata, inclusiva, cooperativa. E la partecipazione e l’inclusione attraverso la cultura è la pietra angolare su cui la Cooperativa En Kai Pan ha deciso di basare la propria ragione fondante.

Tiziana Sellato, presidente della Cooperativa composta di sole socie, ci spiega come il suo stesso nome, En Kai Pan, rispecchi le due necessità fondamentali per cui è stata costituita: “L’uno e il tutto, per indicare la relazione di ogni arte con le altre, ma anche l’uno nel tutto nel senso dell’integrazione dell’individuo in ogni aspetto della vita sociale, culturale e artistica attraverso l’attivazione di processi di relazione, all’interno di una visione della cultura non come isola felice, rifugio in cui coltivare esperienze fini a loro stesse, ma nemmeno come settore produttivo, al fine esclusivo di creare indotto economico, bensì come tessuto connettivo dell’umanità, l’insieme di strumenti e funzioni attraverso i quali ciascun individuo produce e trasmette senso e memoria e ciascuna comunità umana rinnova e alimenta la relazione con l’altro”.

 

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