Formazione e divulgazione

Legacoop Campania – Settore Pesca, a seguito di una attenta analisi dei fabbisogni della categoria, ha individuato due ambiti di importanza prioritaria, per i quali occorre un’adeguata formazione;

  • la professionalizzazione degli addetti
  • la sicurezza dei lavoratori a bordo delle navi da pesca

Il bisogno di professionalizzazione degli addetti consegue sia al processo di innovazione tecnologica che negli ultimi tempi ha interessato il settore ittico in maniera preponderante, si pensi alla strumentazione elettronica di cui la maggior parte delle imbarcazioni è dotata, sia alla necessità di ottemperare obblighi legislativi, quali ed es. quello conseguire entro la fine del prossimo anno (dicembre 2007) i certificati di abilitazione all’uso degli apparati radio da installare obbligatoriamente a bordo delle imbar cazioni adibite alla pesca costiera locale e ravvicinata.

 

I certificati di abilitazione da conseguire, a norma del Decreto del Ministero delle Comunicazioni del 8 marzo 2005, sono:

  • Certificato limitato di operatore VHF-RTF/DSC; EPIRB
  • Certificato limitato di operatore MF-RTF/DSC, di classe E, EPIRB

 

Legacoop Campania – Settore Pesca ravvisa la necessità di realizzare prioritariamente, per il tramite dei Centri Servizi Pesca in collaborazione con organismi formativi, corsi di formazione per:

  • operatore VHF-RTF/DSC; EPIRB e operatore MF-RTF/DSC, di classe E, EPIRB
  • operatore strumentazione elettronica di bordo per la pesca

 

Per quanto concerne, in particolare, la sicurezza dei lavoratori a bordo delle navi da pesca, bisogna ricordare che il comparto della pesca marittima è stato oggetto di adeguamento normativo con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 271 del 27 luglio 1999 e del D.Lgs. n. 298/99.

Il nuovo corpo legislativo adegua il comparto Pesca agli standard normativi europei completando il percorso innovativo di recepimento delle Direttive sulla sicurezza e salute dei lavoratori avviato dal D.Lgs. 626/94.

Anche se il Regolamento attuativo della 271/99 e 298/99 non è ancora stato emanato, generando in tal modo il disorientamento applicativo tra gli addetti ai lavori, è innegabile che il comparto abbia ricevuto un’attenzione e delle indicazioni normative di politica gestionale che permetteranno di valutare, monitorare e migliorare le condizioni di salute e sicurezza a bordo delle imbarcazioni da pesca del nostro paese.

La sicurezza del lavoro è ormai avvertita come esigenza non solo da parte dei lavoratori ma anche da parte dei responsabili delle imprese.

I D.Lgs 271/99 e 298/99 includono gli strumenti della formazione e dell’informazione fra le “Misure di tutela generale”, sottolineando così l’importanza fondamentale degli stessi sia nel miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza a bordo che nello sviluppo di una più radicata cultura della sicurezza del comparto.

Legacoop Campania – Settore Pesca, considerando le peculiarità del settore pesca in Campania: flotta frammentata con un elevato numero di piccoli battelli, sistemi di pesca multispecifici, organizzazione del lavoro e livello tecnologico estremamente differenziati, ravvisa la necessità di far conoscere e recepire la normativa vigente in materia di sicurezza a tutti gli addetti ai lavori, a tal fine intende, per il tramite dei Centri Servizi Pesca delle Associazioni della Pesca proponenti ed in collaborazione con organismi formativi, realizzare:

  • corsi di formazione per l’armatore
  • corsi di formazione per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).

 

Vengono, inoltre, previste nel progetto le attività di divulgazione sia attraverso produzione e distribuzione di materiali informativi su tematiche relative alla gestione sostenibile delle risorse ittiche, che attraverso seminari informativi aventi ad oggetto:

  • normativa commerciale e sanitaria nel settore ittico;
  • consorzi dei pescatori della piccola pesca;
  • sistemi di rilievo e monitoraggio delle risorse;
  • commercializzazione dei prodotti ittici;
  • sistemi di qualità del prodotto ittico fresco e trasformato;
  • lingue straniere per gli operatori del pescaturismo;
  • azioni di coordinamento e consulenze per la richiesta di marchi di tutela;

Il settore pesca, infatti, pur rappresentando una notevole risorsa economica, è caratterizzata da diversi fenomeni che ne condizionano lo sviluppo; fra questi, alcuni riguardano le trasformazioni e i cambiamenti che hanno profondamente modificato il comparto ittico, basti pensare come la Politica Comune della Pesca, attraverso i Programmi di Orientamento Pluriennale delle flotte pescherecce comunitarie, incida di riflesso sul tessuto economico e sociale del comparto.

L’evoluzione tecnico-scientifica del settore, l’emergere di alcune modalità di coltura che consentono di utilizzare secondo il Principio di Condotta Responsabile l’ambiente marino ed in generale le acque, l’introduzione di una normativa più attenta al rispetto della sicurezza e salute degli operatori della

pesca e un avanzamento tecnologico che ha prodotto nelle imbarcazioni notevoli cambiamenti anche sotto il profilo igienico – sanitario che portano ad assicurare una migliore condizione di vita a bordo e una maggiore tutela del prodotto, hanno determinato – contestualmente – l’emergere di nuovi bisogni e di nuove regole e di una domanda di professionalità più elevate ed articolate.

Il configurarsi di questi elementi rende assai importante una riflessione sulla necessità di riqualificazione e di continui aggiornamenti, che si esplicano e che prevedono la costruzione d’interventi specifici, in cui alle peculiarità connesse ai compiti e ai ruoli professionali svolti, si assommino conoscenze e competenze di base, trasversali e tecnico- professionali che pongano il lavoratore in grado di confrontarsi sia sotto il profilo istituzionale (es.normativa), sia sotto il profilo culturale (es. problematiche ambientali, ecc.) con le innovazioni e le trasformazioni del mercato del lavoro.

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